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Pont-Saint-Martin, il Carnevale "romano" e la Corsa delle Bighe


  E CHE DIAVOLO! Tante, troppe cose importanti da dire e, come sempre, bisogna andare di corsa. 
Pont-Saint-Martin (AO) e il suo straordinario Carnevale secolare, infatti, non possono essere accennati così, scrivendoti solamente che Ponte, Diavolo, San Martino, Ninfa del Lys, Romani e Salassi saranno protagonisti nella località valdostana dal 4 al 9 febbraio 2016. E di certo non conviene ridurre il tutto per conquistare una o due righe in più da aggiungere alla sezione della Corsa delle Bighe (e Staffetta Romana) ...
Facciamo così: mentre cerco di non stringere troppo, ti rinvio direttamente al sito del Carnevale di Pont-Saint-Martin per saperne di più (www.carnevalepsm.it)

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Diavolo, Pont-Saint-Martin  e corridori del Tor De Geants

  UN PAESE TRA STORIA E LEGGENDA Gran parte di quello che c'è da sapere su Pont-Saint-Martin lo trovi già scritto nel nome. 
Tutto inizia con un ponte di pietra costruito dai Romani più di 2 mila anni fa sul torrente Lys, per la strada che portava ad Augusta Praetoria Salassorum (Aosta) e alle Gallie. Sotto l'imperatore Ottaviano Augusto, alcuni decenni prima della nascita di Cristo, il Ponte viene ricostruito per l'ultima volta. 
Poi, per quello che ad oggi viene definito uno dei ponti più audaci, solidi e stupefacenti che la civiltà nata sulle rive del Tevere ci abbia lasciato, più nessun ritocco o lavoro di restauro. Passano infatti i secoli e l'opera rimane là, sul Lys, integra e funzionale. 

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Insomma, ne passa di acqua sotto il Ponte. Le generazioni di abitanti, viandanti, carpentieri non riescono più a ricordare né il tempo né l'autore di quel prodigio dell'ingegneria che, a dirla tutta, inizia a destare qualche sospetto e dubbio riguardo alla sua realizzazione, troppo "perfetta" per sembrare umana.
Quale terribile Forza soprannaturale si cela dietro alla realizzazione di questo ponte così ardito e indistruttibile? 
A rispondere, ovviamente, ci pensa la leggenda.

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  IL PONTE DEL DIAVOLO Si narra che San Martino di Tours, recandosi a Roma seguendo quella che poi sarebbe stata chiamata Via Francigena, si fermasse una sera nel borgo. Notte tempo, le acque del Lys ingrossarono tanto da portare via l'unica passerella in legno destinata ad attraversare il torrente. 
Il santo, bloccato dall'imprevisto, intuì che in paese desideravano un nuovo ponte duraturo e senza spendere troppo. Per sdebitarsi dell'ospitalità ricevuta, decise quindi di rimboccarsi le maniche e, con un bel piano già in mente, si rivolse al Diavolo in persona. 
"Avrai il tuo ponte bello, grande e solidissimo," rispose il Maligno, fregandosi gli sproni "A condizione che il primo che vi passi mi appartenga interamente". San Martino accettò senza fiatare.

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E Satana si diede immediatamente da fare, costruendo il ponte in una sola notte con l'aiuto di una legione di spiriti maligni.
Al mattino, la gente del paese si avvicinò al ponte seguendo San Martino che, dal canto suo, prese un pane, lo lanciò dall'altro lato del torrente e liberò un cane che teneva avvolto nel mantello. 
L'animale si lanciò di corsa sul ponte, passando per primo.
Gli animalisti possono ora distogliere lo sguardo.
Il Diavolo infatti, rendendosi conto di essere stato beffato in un modo così pubblico e stupido, fece a pezzi prima il povero animale e poi passò al ponte. Eppure, riuscì a distruggere solo una parte di parapetto, in quanto il santo piantò immediatamente una croce sul punto più alto del ponte, reclamando a Dio e agli uomini quell'opera satanica.
Il Diavolo, sconfitto, scomparve.
Da allora, il Ponte è solidissimo, sicuro e funzionale. Il luogo che ha visto l'opera del santo benefattore, poi, ha preso il nome di Pont-Saint-Martin.

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Per quanto riguarda la breccia creata dall'ira di Satana, tuttavia, per molto tempo nulla riuscì a ricomporla. A rimarginare la ferita di pietra e scacciare per sempre il Diavolo fu una edicola votiva, posta in mezzo a quel ponte costruito grazie all'astuzia di San Martino.

  UN DIAVOLO COME INGEGNERE A ben vedere, il Diavolo di Pont-Saint-Martin aveva ben donde di infuriarsi. 
Infatti, senza fare il suo difensore d'ufficio o l'Avvocato (vai alla parte finale de Di post in post), il Maligno ha architettato numerosissimi ponti in epoca medievale per poi ritrovarsi, quasi sempre, vittima di astuzie e inganni. E' il caso, per esempio, anche del Ponte del Diavolo di Cividale del Friuli (vai a Un giro (di corsa) in Friuli per la Festa di San Daniele).

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Eppure, se per la propria cattiveria senza fine si è ben meritato questi scherzetti, in fondo diciamocelo ... il Diavolo, come ingegnere di ponti, se la cava alla grande!
Forme strane e impensabili, costruzioni dai precari equilibri in piedi da millenni e forze della natura domate generano da sempre grande curiosità, stupore e, come per l'anonimo frate domenicano di un mio vecchio racconto, qualche comprensibile grattacapo teologico. (Vuoi leggere Il ponte del Diavolo? Fammelo sapere via commento, social o mail!)

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Brillante ingegnere o perfido essere, in ogni caso, la costruzione di Pont-Saint-Martin resta senza dubbio una delle sue opere più riuscite.     

  IL CARNEVALE STORICO Ma arriviamo al Carnevale di Pont-Saint-Martin che, con queste premesse, non poteva che essere sia storico sia leggendario. 
E' Storico in quanto ha alle spalle 105 edizioni, ma non solo. Nato nel 1902, dal 1910 il Carnevale è calato nelle atmosfere storiche romane, con personaggi, Rioni e costumi che rendono onore a quel passato che ha costruito così bene quel ponte simbolo del paese. Molto indicativo, per esempio, il fatto che nel sito internet del Carnevale di Pont-Saint-Martin (clicca qui) si trovino sia un curato archivio di tutte (e dico tutte!) le passate edizioni, sia puntuali approfondimenti storici su fatti e cariche istituzionali dell'antichità.

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Il fatto di essere leggendario, ovviamente, è dovuto al Diavolo e San Martino, le principali maschere del Carnevale di Pont-Saint-Martin, alle quali si aggiunge la figura della Ninfa del Lys, la bellissima fata del torrente. Leggendario e famoso, poi, è tutto il lunghissimo e denso Carnevale di Pont-Saint-Martin.
Si inizia infatti alle 5.55 (se il numero ti ricorda il 666 del Diavolo, non ti preoccupare, dovrebbe essere un caso ...) del mattino dell'Epifania con l'Albata, una sveglia musicale e festosa per le strade del paese.

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Poi, si passa direttamente agli appuntamenti principali di questi giorni. Nella sera del Venerdì di Carnevale (5 febbraio) i vari Rioni cittadini, chiamati Insulae per allinearsi alle atmosfere romane, offrono alla popolazione un menù con i fiocchi. La sera successiva, tutta la città si riunisce per assistere all'apertura ufficiale del Carnevale ad opera del Magistratus, con la presentazione dei vari personaggi: San Martino, Satana, il Console Romano, i Tribuni della Plebe, le Guardie Romane con il loro Comandante e, infine, l'attesissima Ninfa del Lys accompagnata dalle due Ancelle. Alla suggestiva luce delle fiaccole, il corteo così formato attraverserà il Ponte Romano mentre suona l'Inno del Carnevale.

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Altro e più grande corteo si forma la domenica pomeriggio con un Diavolo dispettoso, il bonario San Martino in vesti romane, l'acclamatissima Ninfa del Lys, i composti Romani e gli scalmanati celti Salassi, la banda musicale, Insulae, ecc. 
Lunedì Grasso, dopo la tradizionale Fagiolata, si disputa la Corsa delle Bighe e la Staffetta Romana. Nel successivo Martedì Grasso tornano le sfilate nelle strade del paese con carri allegorici di Pont-Saint-Martin, Valle d'Aosta e Piemonte, mentre si aspetta la sera e il gran finale.

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Una fiaccolata accompagnerà per l'ultima volta le figure del Carnevale al Ponte Romano. Nel suo punto più alto, in uno spettacolo di fuochi artificiali, luci e suoni, il Diavolo verrà sconfitto: l'ultimo sussulto sarà un grido lancinante mentre un fantoccio con le sue fattezze infernali, appeso al ponte, prenderà fuoco.
Satana e il Carnevale diverranno un ricordo.

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  BIGHE E STAFFETTE Come scritto sopra, lunedì 8 Febbraio 2016 si disputeranno a Pont-Saint-Martin la Corsa delle Bighe e la Staffetta Romana.  
Nata nel 1985 in sostituzione degli antichi giochi popolari, la Corsa delle Bighe si disputa in due manche (eliminatoria e finale) su un rettilineo e una semi-curva, per 150 metri in leggera salita. Competizione simile a quella romana, il carro a due ruote sul quale monta l'auriga non è trainato da 2 cavalli, bensì da 4 ragazzi o ragazze.

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Ogni Insula mette in campo la propria biga che, prima di essere affidata ai 4 spingitori in costume, viene pesata e zavorrata in modo da far raggiungere a carro e auriga un peso stabilito (150 kg per gli uomini, 100 per le donne). Per il resto, è tutta questione di forza, velocità, perizia nel far da contrappeso e supporto da parte degli astanti.

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La Staffetta Romana, invece, è riservata agli under 14 e consiste in una normale staffetta di corsa per le vie di Pont-Saint-Martin. 3 frazioni di diversa lunghezza, con rettifili, sterzate, vicoli, piazze e anche un Ponte del Diavolo da attraversare per un totale di 700 metri in costume.
Nel mezzo del Carnevale Storico di Pont-Saint-Martin.


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